I 5 errori da evitare nelle vostre fotografie d’interni

Google di qua, Pinterest di là, Instagram a destra e Facebook a sinistra: non servono i superpoteri per capire che le immagini siano a tutti gli effetti il nostro pane quotidiano.

Attraverso le immagini e sopratutto le fotografie abbiamo la possibilità di rendere partecipi gli altri del nostro lavoro, di pubblicizzare prodotti, di farci conoscere come professionisti e a nostra volta di conoscere i lavori degli altri.

Specialmente per chi come me ha la necessità di fotografare per lavoro, diventa indispensabile acquisire qualche minima conoscenza per far sì che le immagini comunichino con efficacia il messaggio che si vuole trasmettere.

Per esempio io come Home Stager curo l’immagine delle case in vendita allo scopo di valorizzarle al meglio e venderle in tempi ridotti e al miglior prezzo: secondo voi quanto contano le fotografie nel lavoro che faccio? Esatto: contano tantissimo!

Lo stesso discorso vale per architetti o interior designer che vogliano tenere aggiornati i loro clienti (reali e potenziali!) pubblicando sul loro sito e social le le foto dei loro ultimi lavori.

Non si tratta ovviamente di diventare fotografi professionisti ma semplicemente di imparare qualche concetto basilare per fotografare con professionalità! 🙂

Per questo ho pensato di fare una lista di quelli che sono i più comuni errori che si potrebbero commettere le prime volte che ci si approccia alla fotografia di interni.

#0 FOTOGRAFARE CON IL CELLULARE

No vabbè.. ma metto anche questo? Mi sembra inutile..”

Ero indecisa se inserire o no questo punto perché mi sembrava semplicemente troppo OVVIO.

Ma visto che di ovvio a questo mondo non c’è niente e che siamo tutti diversi (e per fortuna direi) mi sono decisa a inserirlo alla posizione ZERO perché fotografare con il cellulare semplicemente non si fa: no no no!

Mi riferisco naturalmente alle fotografie “di rappresentanza”, ovvero a quelle che, a conti fatti, faranno sì che il potenziale cliente/acquirente scelga noi piuttosto che la concorrenza.

Mi vengono in mente per esempio le foto degli annunci immobiliari: qual è il primo elemento che fa suscitare l’interesse nel potenziale acquirente? La fotografia, ovviamente.

Per quanto la tecnologia dei cellulari abbia fatto passi da gigante negli ultimi anni, comunque anche il miglior smartphone non regge il confronto con una macchina fotografica anche di fascia media. Non avete una “reflex”? Avete almeno un amico appassionato di fotografia che possa prestarvela? Se comunque la fotografia è parte integrante del vostro lavoro vi consiglierei in generale di valutarne l’acquisto.. è senz’altro un investimento importante che però vi porterà un grandissimo ritorno!

Detto ciò, nei punti successivi darò per scontato che per le vostre bellissimissime fotografie d’interni “promozionali” stiate usando una macchina fotografica e non un cellulare.

#1 FOTOGRAFARE SENZA IL CAVALLETTO

Secondo strumento vitale (dopo la macchina fotografica ovviamente) per scattare fotografie d’interni come professionisti, il cavalletto sarà il vostro miglior alleato per avere foto che rasentino la perfezione invece che storte come la Torre di Pisa.

Per quanto le vostre mani possano essere stabili e precise come quelle di un chirurgo, è inevitabile che siano soggette a microvibrazioni naturali che rischiano di rendere le vostre foto mosse o sfocate. Questo accade specialmente quando, dovendo fotografare in condizioni di scarsa luminosità, si è costretti a utilizzare tempi di esposizione più lunghi per catturare più luce possibile.

Il cavalletto vi aiuterà quindi ad avere foto perfettamente definite in ogni condizione di luce, così potrete immortalare anche quel bellissimo tramonto che si vede dal balcone della casa che state cercando di vendere!

Ma non voglio dilungarmi troppo: sto già lavorando a un intero articolo dedicato esclusivamente all’approfondimento del tema del cavalletto!

#2 USARE IL FLASH

Ci sono varie scuole di pensiero in merito all’utilizzo del flash: a me personalmente piace impostare le fotografie di interni giocando soltanto con la luce naturale e con le fonti luminose artificiali presenti all’interno (lampade, candele etc) perché per me il flash tende ad appiattire eccessivamente le immagini.

Per evitare di utilizzare il flash conviene scattare le foto nelle migliori condizioni di luce possibile (anche in relazione alla conformazione e all’orientamento della casa). Nel caso in cui la luminosità della foto non sia ancora soddisfacente preferisco aumentare i tempi di esposizione e magari illuminare maggiormente in post-produzione.

#3 FOTOGRAFARE IL DISORDINE

Che la vostra fotografia debba raccontare un progetto o pubblicizzare un immobile il principio è sempre lo stesso: lo spazio che state raccontando deve essere in perfetto ordine!

Per avere il massimo risultato è necessario dedicare tempo all’allestimento, alla preparazione del vero e proprio “set” fotografico per ricreare l’atmosfera che si vuole comunicare con le fotografie, come ho fatto a Villa Silvia.

Se per esempio dovessi fotografare un ristorante farei senz’altro un dettaglio su una tavola apparecchiata di fresco e illuminata a lume di candela.. il cliente percepirà subito l’atmosfera accogliente e piacevole del ristorante che sto promuovendo anche semplicemente guardando le foto su Trip Advisor!

In fase di allestimento è inoltre di primaria importanza eliminare tutto ciò che si rivela inutile o addirittura dannoso per la vostra fotografia: sporcizia, medicinali, scope, suppellettili di cattivo gusto.. l’elenco potrebbe continuare all’infinito!

#4 CONTARE GLI SCATTI

Non so quale sia stata la vostra esperienza, ma per quanto mi riguarda per i servizi fotografici che ho fatto il tempo a disposizione è sempre stato poco.

Un po’ perché durante il giorno cambia la luce, un po’ perché si è sempre in ritardo con le consegne, un po’ perché ci sono altre mille cose da fare in contemporanea.. alla fine dei conti il tempo utile per il servizio fotografico non è mai tantissimo.

Nonostante tutti questi imprevisti è possibile portare a casa un servizio fotografico di grande soddisfazione se non si fa economia sul numero di fotografie da fare.

Non sto dicendo di correre per la casa come trottole impazzite scattando 500 foto al secondo, ma semplicemente che è meglio avere dieci foto inutili in più che una, magari fondamentale, in meno.

Non abbiate timore di scattare anche una foto potenzialmente priva di utilità: potrebbe tornarvi utile in un altro contesto!

#5 SCHIFARE LA POST-PRODUZIONE

Uno dei luoghi comuni da sfatare è che l’utilizzo di programmi per la post-produzione falsifichino le fotografie fino a renderle poco realistiche.

Ovviamente, tralasciando numerosi esempi ben poco edificanti di monolocali angusti che in foto sembrano ville luminosissime di 300 metri quadrati, esiste come sempre una sana via di mezzo.

Mi piace pensare che i programmi di post-produzione abbiano il semplice scopo di aiutarci a rendere la fotografia più simile a quello che abbiamo visto con i nostri occhi durante il servizio fotografico.

Mi spiego meglio: potrebbe accadere che le fotografie che abbiamo scattato risultino un pochino buie magari soltanto perché all’esterno la giornata è molto soleggiata e non siamo riusciti a calibrare bene l’esposizione.

Nessun timore, se le foto sono state scattate in formato RAW (mi raccomando, questo è fondamentale!!) con pochi semplici passaggi saremo in grado di “tirare fuori” la reale luminosità degli ambienti che abbiamo fotografato, senza quindi falsificare nulla.

Avete altri consigli da condividere?

Aspetto i vostri commenti!

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